Finalmente, oggi la Germania è riuscita a eleggere il suo nuovo cancelliere. Friedrich Merz è stato nominato ufficialmente successore di Scholz al secondo tentativo, dopo che nella prima votazione non aveva raggiunto per pochi voti la maggioranza necessaria.
Non è mancato infatti il colpo di scena: il mancato via libera iniziale ha suscitato preoccupazione per gli equilibri interni alla maggioranza e per ciò che avrebbe potuto accadere in caso di stallo prolungato. Ma al secondo turno tutto si è ricomposto, con Merz che ha ottenuto una maggioranza piena. Un passaggio che lascia intendere la volontà, da parte di alcuni alleati, di inviare un segnale politico: all’interno della coalizione esistono sensibilità diverse su alcuni temi cruciali.
Merz, liberale, ha impostato la propria campagna sulla centralità dell’Europa e sul ruolo che la Germania deve tornare ad avere come punto di riferimento nell’Unione. È molto critico nei confronti degli Stati Uniti e mantiene una posizione schietta verso la Russia, promettendo di inviare a Kyiv, in tempi rapidi, i missili Taurus, considerati uno strumento potenzialmente decisivo per la difesa dell’Ucraina.
Qui di seguito, il commento di Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio.
MERZ È CANCELLIERE
IL CONTESTO
IL CONTENUTO ORIGINALE
Di: @claudiocerasa
Merz nominato Cancelliere federale: un po’ azzoppato, sì, ma quel che conta è che in Germania c’è al governo una destra anti-trumpiana, anti-estremista, anti-nazionalista, europeista e poco incline a inseguire l’agenda di Musk. Non sarà una locomotiva, ma un buon modello sì.